La mostra presenta un’ampia selezione di opere di Klee sul tema del “primitivismo”, con un’originale revisione di questo argomento che in Klee include sia epoche preclassiche dell’arte occidentale (come l’Egitto faraonico), sia epoche sino ad allora considerate “barbariche”, sia, infine, l’arte africana, oceanica e amerindiana. La rassegna svela un centinaio di opere dell’autore, provenienti da importanti musei e collezioni private europee, e conta su una consistente collaborazione del Zentrum Paul Klee di Berna. Le sezioni in cui è suddivisa la rassegna raccontano il suo processo di formazione artistica. Dalla caricatura al periodo in cui Klee si definisce anche “illustratore cosmico”; a un primitivismo di tipo “epigrafico”, la cui sezione di riferimento non a caso è intitolata “alfabeti e geroglifiche d’invenzione”. L'artista svizzero viene presentato sia attraverso le sue opere astratte e policrome, conosciute e amate dal grande pubblico, sia attraverso i suoi lavori meno noti, caricaturali, corredati da puntuali ricerche sulle fonti, sui repertori iconografici e formali e sui documenti testuali che danno conto della vastità della sua produzione e dell’ampiezza delle tecniche da lui utilizzate.
A cura di Michele Dantini e Raffaella Resch. Prodotta da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE.
Paul Klee, Wald Bau (Costruzione Foresta), 1919. Courtesy Museo del Novecento, Milano.
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