Il CASVA nasce nel 1999 dall’incontro tra Alessandra Mottola Molfino e Zita Mosca Baldessari, che, insieme, sognavano di dotare la città di Milano di un grande centro che raccogliesse tutte le fonti iconografiche per lo studio delle arti visive sul territorio milanese. Attualmente l’istituto conserva 25 archivi di architetti, designer, urbanisti e grafici che hanno avuto come centro della loro attività Milano. La presenza del CASVA a Milano è espressione di una relazione con la città che si sostanzia in un preciso progetto scientifico, ovverossia la ricostruzione della vicenda della “scuola di architettura” di Milano nel Novecento. L’istituto sta lavorando alla realizzazione della propria nuova sede che si collocherà nel quartiere iconico per l’urbanistica e l’architettura del Novecento del QT8, una delle zone più tormentate della Milano del dopoguerra, palude e montagna di macerie (e di corpi). La tenacia di Bottoni e di coloro che lo hanno seguito hanno portato a compimento un modello di città giardino, incompiuto, come purtroppo spesso succede, ma ancora unico e esemplare modello di quartiere sperimentale in una delle poche metropoli degne di questo nome in Italia. L’ex mercato del QT8, futura sede dell’archivio, svolgerà quindi il ruolo di epicentro formale e operativo del quartiere con un focus particolare alla qualità architettonica del contesto e con attività rivolte ai suoi abitanti.
Courtesy: blog.urbanfile.org
Più specifiche informazioni sulle raccolte documentarie si trovano sul sito (https:// casva.milanocastello.it/it). |